domingo, 30 de marzo de 2008

Comunidad Queros







La comunitá nativa di Queros vive nei territori limitrofi del Rio Queros nella selva del Madre de Dios in Peru'. E' un comunita' in via d'estinzione, sono rimaste appena sei famiglie e solo tre di queste abitano la comunita' in pianta stabile. La loro lingua e' il Huachipaeri che purtroppo rischia di aggiungersi alle tante altre lingue morte.. Lo parlano i vecchi e la generazione dei nostri genitori, i bambini della comunita' lo capiscono, ma gia' non lo usano nella vita di tutti i giorni.
Nella comunita' abbiamo vissuto per quasi un mese ed e' stata un'esperienza tutto sommato positiva a parte queste note dolenti che lasciano l'amaro in bocca. I Queros stanno tentando attraverso un progetto di turismo responsabile di creare posti di lavoro all'interno della comunita' in modo da facilitare l'eventuale rientro dei membri che sono emigrati verso le citta' o i paesi limitrofi in cerca di lavoro. Il nostro compito era quello di dare una consulenza e un parere sul progetto ancora in costruzione.
E' un argomento piuttosto delicato poiche' si sa che il turismo puo' essere un'arma a doppio taglio, in ogni caso il progetto non prevede invasioni di gringos, insomma non si vuole proporre un turismo di massa in una comunita' che e' abituata a vivere nella tranquillita' della selva. Quello che piu' mi preoccupa e' la perdita' di radici, con la perdita dell'idioma la comunita' si convertirebbe in una comunita' di campesinos con gli usi e costumi arcaici messi in mostra solo al momento dell'arrivo del turista e poi di fatto persi nella vita quotidiana.
I Queros praticano la caccia e la pesca in forma sempre piu' ridotta vista la diminuzione della popolazione, coltivano riso, yucca, platano, coca e raccolgono i frutti della selva in forma del tutto sostenibile, cioe' per il puro sostentamento della comunita'.
La vita e' semplice, ma non povera: se i Queros dovessero scomparire non sarebbe per mancanza di fonti di sostentamento, ma per l'esodo dei suoi componenti.
Le tradizioni vengono tramandate ovviamente per via orale. La donna piu' vecchia della comunita' Estela ci raccontava le storie passate del suo popolo, le guerre con le altre comunita' e i balli e i canti nei giorni di festa bevendo masato che e' un' abbardente fatta con yucca. Un giorno ha anche cantato in Huachipaeri, un paio di strofe di una canzone triste che apparentemente parlava della morte. Lo spagnolo lo parlava male e magari dopo un paio di minuti di conversazione iniziava a parlare nella sua lingua senza rendersene conto , tranquilla come se noi la potessimo capire.. bette ridere!! Avevamo una sua foto, ma quando siamo andati a sviluppare abbiamo scoperto che il rullino era bruciato. Lei e' il ricordo piu' bello che mi resta di questa esperienza.

Machu Picchu






Isla Taquile, Titicaca